Riconoscere la chiamata

Sentirsi amati Il Signore continua a non farti mancare un cuore che arde, per te, per i fratelli e per […] Leggi di più

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Sentirsi amati

Il Signore continua a non farti mancare un cuore che arde, per te, per i fratelli e per tutto ciò che ti circonda.

La prima chiamata che non puoi non sentire è quella che viene dal tuo sentirti profondamente amato. Inizi a renderti conto che tutto quell’amore che inizia a scorrere dalla testa ai piedi ha bisogno di uscire, di assumere una forma ed essere donato.

Inizierai a domandarti da dove viene questo amore, perché proprio te ne sei stato destinatario fino ad accorgerti che nella vita, nella tua vita l’importante non sono state le tante cose che hai fatto ma come hai amato e come ti sei lasciato amare.

Ecco allora che questo amore non può rimanere chiuso in un cassetto e aperto così, all’occorrenza, ma genera entusiasmo, che poi si trasforma in gioia ed infine genera vita.

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Sentirsi spezzati

Io sono un uomo spezzato, tu sei un uomo spezzato e tutte le persone che conosciamo direttamente o di riflesso sono persone spezzate.

Il nostro “essere spezzati” rivela qualcosa su chi siamo. Le nostre sofferenze e i nostri dolori non sono semplicemente noiose interruzioni della nostra vita: ci toccano, piuttosto, nella nostra unicità e nella nostra più intima individualità. L'”essere spezzati” è un’esperienza davvero nostra. Di nessun altro.

È dove siamo più bisognosi e vulnerabili che sperimentiamo il nostro “essere spezzati”. Dobbiamo avere l’ardore di domare le nostre paure e familiarizzare con esse.

Si, dobbiamo avere il coraggio di abbracciare il nostro “essere spezzati”, fare del nostro più temuto nemico un amico e rivendicarlo come compagno intimo. Dobbiamo consentire alla benedizione di raggiungere il nostro “essere spezzati”, esso verrà gradualmente visto come una apertura verso la verso la piena accettazione di noi stessi come Amati.

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Sentirsi nella gioia

Il Signore si manifesta nell’uomo come un’acqua che sgorga dalla terra. Ad un tratto ci si accorge di essere riempiti da una gioia di cui non riusciamo a notare bene gli stadi di sviluppo ma che c’è. Può succedere che si cammini per strada e ad un tratto ci si percepisca sereni, i volti che si incontrano ci appaiono belli, la strada ci sembri facile e nessun pensiero cattivo si adombri nella mente. Anzi, ci si sente anche noi stessi più buoni.

È una gioia molto composta, pacifica, si muove con eleganza, lentamente, con semplicità.

La paura sparisce, i timori si allontanano, le preoccupazioni diminuiscono, benché rimangano presenti.