La cappella del Seminario

Due sono le mense a cui si accosta ogni giorno la nostra comunità: la mensa della Parola e la mensa Eucaristica. Esse costituiscono per noi un’unità da cui non è possibile prescindere perché la vita cristiana ha bisogno di nutrirsi della Parola e del Pane.

La cappella del Seminario Maggiore

Due sono le mense a cui si accosta ogni giorno la nostra comunità: la mensa della Parola e la mensa Eucaristica. Esse costituiscono per noi un’unità da cui non è possibile prescindere perché la vita cristiana ha bisogno di nutrirsi della Parola e del Pane. 

L’identità profonda del seminario è di essere, a suo modo, una continuazione nella chiesa della comunità apostolica stretta intorno a Gesù […]

Pastores Dabo Vobis, 60

L’altare

Centrale è l’altare. Esso è il segno della presenza di Cristo, sacerdote e vittima, è la mensa del sacrificio e del convito pasquale che il Padre imbandisce per i figli. Per questo è necessario che l’altare sia visibile a tutti, unico nella Chiesa, centro al quale la comunità si rivolge. L’altare è quadrangolare aperto ai quattro lati del mondo per mostrarsi luogo da cui sgorga la vita divina che si spande “da oriente a occidente”.

altare

L’ambone

L’ambone è il luogo dal quale viene proclamata la Parola di Dio. Collocato in prossimità dell’assemblea, costituisce una sorta di cerniera tra il presbiterio e la navata. Accanto ad esso è posto il Cero pasquale durante tutto il periodo del tempo pasquale segno del fatto che è proprio l’ambone il luogo da cui si proclama la Resurrezione del Signore. La pietra posta affianco richiama quella del sepolcro da cui risuona l’annuncio alle donne. L’ambone è infatti icona del sepolcro vuoto del Risorto da cui risuona l’annuncio dell’angelo “Non è qui! È Risorto!”.

ambone

La sede

La sede è il luogo liturgico che esprime il ministero di colui che guida l’assemblea e presiede la celebrazione nella persona di Cristo, capo e pastore, e nella persona della Chiesa, suo corpo. Infatti è evidente la sua preminenza anche se è posta allo stesso livello degli altri scranni. Per la sua collocazione essa è ben visibile da tutti e in diretta comunicazione con l’assemblea, in modo da favorire la guida della preghiera, il dialogo e l’animazione.

sede

La statua lignea di Maria

La statua lignea di Maria, con in braccio Gesù, è collocata a continuare gli scranni che formano il presbiterio. Nelle solennità è abbellita da un manto ricamato in oro, dono delle mamme dei seminaristi tutti incolumi subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Vicina all’ambone, richiama la nostra comunità all’ascolto affinché anche noi possiamo incarnare la Parola nella quotidianità della vita fraterna.

maria

Il tabernacolo

C’è un rapporto costante tra la celebrazione dell’Eucarestia e la custodia/culto del Pane eucaristico, un luogo proprio, adatto alla preghiera e all’adorazione personale. Il Santissimo Sacramento è custodito in un luogo architettonico veramente importante: il tabernacolo, opera del maestro scultore Manfrini.

tabernacolo

L’omphalos

L’omphalos, che in greco vuol dire “ombelico”, porta con sé il simbolismo di centro del mondo. È il punto dove il divino incontra l’umano. Nella nostra cappella è lo spazio sopra il quale partecipiamo al banchetto di nozze dell’Agnello ricevendo la comunione: è il luogo dove ogni giorno la vita di Dio viene ad incontrare la vita di ciascun seminarista perché possa trasformarla sempre di più in vita eucaristica, in vita spezzata per il mondo.

omphalos

Le vetrate istoriate

Le vetrate istoriate, che arricchiscono il luogo del tabernacolo, rappresentano la discesa dello Spirito Santo. La luce che le attraversa è per la nostra comunità segno del cammino spirituale di ciascuno: lasciandosi attraversare dalla luce dello Spirito ogni seminarista diventa portatore di luce nella comunità. Essa non annulla le differenze, ma le esalta. Come infatti la luce attraversando ciascun vetro colora la nostra cappella, così lo Spirito plasmando ciascun seminarista, nella sua unicità, “colora” la nostra comunità.

vetrata

Le pietre delle cattedrali delle Marche

Il nostro seminario vive e appartiene alla regione ecclesiastica delle Marche. Abbiamo voluto sottolineare il legame con ciascuna delle Chiese che la compongono chiedendo ad ogni Vescovo una pietra della propria Cattedrale. Tredici sono quindi le pietre che sono andate a costruire, insieme alle pietre provenienti dalle fornaci della nostra regione e al legno di ciliegio, i luoghi significativi della celebrazione.

pietra

Ti sei rivelato ai tuoi Signore secondo le loro possibilità. I tuoi hanno contemplato la tua gloria affinché quando ti avessero visto crocifisso avessero creduto alla volontaria tua passione

San Gregorio di Nissa
liturgia3

Icona della Trasfigurazione

Nell’abside, in posizione centrale, l’icona della Trasfigurazione ci svela la presenza misteriosa e salvifica di Cristo in mezzo alla Chiesa radunata dalla liturgia per celebrare i sacri misteri. Proprio nelle celebrazioni si compie il miracolo del vedere, attraverso gli occhi della fede, la presenza reale del Figlio di Dio Salvatore. Ogni volta che celebriamo i nostri occhi si aprono e intuiscono nella presenza della Parola e dell’Eucaristia, la sua Presenza. Ogni volta che celebriamo saliamo sul monte con Gesù e gustiamo una trasfigurazione. 

Preghiera di affidamento a Maria

O Maria Madre della Chiesa,
ci affidiamo a te,
per divenire come te e come tuo Figlio Gesù
offerta viva d’amore al Padre. 

Tu che sei la nostra Patrona
custodisci nel tuo cuore la nostra comunità,
edificala nella comunione,
sostieni in noi lo spirito di santità.

Vergine Lauretana, prega per noi!