L’Ecologia Integrale…Questa sconosciuta

di: Alessandro Talevi

22 Feb 2022
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La prima cosa che mi è venuta in mente di fare, dopo essermi iscritto ad un corso di approfondimento sull’Ecologia Integrale, visto il mio curriculum di studi professionali, è stata quella di ricercare il significato dei termini “ecologia” e “integrale”.

Mi è venuto in aiuto in particolare il sito https://www.econote.it/2012/04/04/casa-la-radice-di-ecologia-ed-economia/ che cita testualmente:

“L’economia non può più essere distinta dall’ecologia, trattata separatamente o addirittura contrapposta ad essa. Sono due facce della stessa medaglia e questo si evince dai termini stessi utilizzati per definirle, che contengono la stessa radice etimologica.
Eco, dal greco οίκος vuole dire casa, ambiente. Logos significa discorso, studio, da cui ecologia è l’analisi scientifica delle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente.
Nomia significa “norma” o “legge”, da cui economia è la scienza della gestione delle risorse atte a soddisfare i bisogni del singolo o della collettività.
A livello etimologico sono quasi sinonimi. La casa rappresenta, quindi il luogo di simbiosi e di convergenza tra economia ed ecologia. Perché allora non recuperare questa relazione armoniosa fra le leggi economiche e le leggi naturali, per arrivare ad una sostenibilità della casa?”

Ma ancora qualcosa non mi tornava e come si dice in pesarese: “Mi mancava un pezzo”.
Perché tutta questa importanza e tutto questo risalto all’ecologia integrale in questo particolare momento storico? Perché questa risonanza e questa urgenza di comprenderla e viverla appieno?
E poi perché proprio il Papa si era messo a parlare dell’ecologia integrale che a me sembrava roba esclusivamente da ambientalisti?

Ecco che comincio ad immergermi nelle lezioni del corso e scopro che dietro al concetto di Ecologia Integrale c’è un contributo importante della dottrina sociale della Chiesa in cui appunto quest’ultima si esprime e prova a suggerire risposte e soluzioni di fede a problemi e questioni sociali, di vita quotidiana, in cui noi essere umani ci imbattiamo continuamente.

Poi scopro che non è questo Papa, Francesco, ad aver parlato per primo di Ecologia Integrale, ma che già  addirittura Paolo VI per il 25esimo anniversario della FAO (Food and Agricolture Organization of the United Nations), nel 1970, quando ancora nessuno parlava di riscaldamento globale, osservò:

«Già vediamo l’aria che respiriamo viziata, l’acqua che beviamo degradata, i fiumi, i laghi e persino gli oceani inquinati, al punto che temiamo una vera e propria «morte biologica» nel prossimo futuro». Menzionando i beni comuni, il Papa sottolineava «l’urgenza e la necessità di un cambiamento quasi radicale nel comportamento dell’umanità, se vuole assicurare la sua sopravvivenza».

Un anno dopo, l’ONU promuoveva la Giornata della Terra.

E scopro pure che è stato Giovanni Paolo II, nel 1979, ad eleggere San Francesco d’Assisi patrono degli ecologisti e, dagli anni ‘80, ad introdurre l’espressione «conversione ecologica».

Per finire, con Benedetto XVI, viene sottolineata l’idea di ecologia integrale ponendo attenzione all’ambiente e alla difesa della vita umana.

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Mio Dio mi si arrovella il cervello: l’Ecologia Integrale…questa sconosciuta.
Mi sento davvero come Socrate: “Io so di non sapere !!!!”

E io che mi ritenevo saputello già dopo avere trovato due definizioni in internet. Mah…
‘Sta cosa mi affascina sempre più e poi ancora manca un pezzettino alla mia sete di conoscenza, perché dopo la parola “Ecologia” viene anche la parola “Integrale”. 

Per fortuna che c’è stata l’Enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco “sulla cura della casa comune” che ci spiega (e me lo spiega anche il corso a cui  – mi verrebbe da dire per fortuna – ho deciso di partecipare) che tutto è connesso, ponendo la “questione dell’interdipendenza” per cui la giustizia sociale e la giustizia ecologica vanno di pari passo, e ci implora di ascoltare il grido della terra, ma anche e soprattutto quello dei poveri. Qui comprendo come l’ecologia non sia solo roba da ambientalisti, ma che pianeta e persone sono due facce della stessa medaglia.

Ecco che mi prende un colpo al cuore, una specie di folgorazione sulla via di Damasco, perché se tutto è connesso, in interrelazione e in comunione non posso non pensare… Alla Trinità ?!?!?!
Si. Alla Trinità !
E scopro che a fondamento della (e a dare fondamento alla) Ecologia integrale c’è proprio la Trinità.


E allora apriti cielo. Mi sembra di avere capito tutto (anche se in realtà non ho capito ancora nulla) della Ecologia Integrale.

Ma almeno ho capito perché andrebbe scritta con le iniziali in maiuscolo e ho capito che sì, è roba – eccome se lo è – da credenti di tutte le religioni (e non solo cattolici) e da uomini di questa Terra (e non solo da ambientalisti).